giovedì 21 dicembre 2017

BUON NATALE!


Paolo Cugini

Quand’è che questo saluto è autentico, cioè quand’è che il Natale è buono? Riuscire a scrollarci di dosso la banalità di quello che il mondo ha fatto del Natale, è un compito prima di tutto spirituale che la comunità cristiana deve poter realizzare. E’ buono il Natale quando la nostra vita, le nostre scelte, il nostro modo di pensare e di stare al mondo corrisponde ed è in sintonia con la rivelazione di Dio avvenuta nella nascita del suo Figlio Gesù.

E’ buono il Natale per noi, allora, quando la nostra vita è in un cammino di semplicità, di ricerca dell’essere più che dell’avere. Gesù è nato povero tra i poveri. E’ stata una scelta maturata nei secoli e che continuamente troviamo nella Scrittura. E allora camminiamo con Lui e gli facciamo spazio nella nostra storia quando poniamo in atto delle scelte in sintonia con il suo stile sobrio e semplice.

E’ buono il Natale per noi quando viviamo un cammino di fraternità e di sororità. L’inizio della vita di Gesù e la fine rappresentano una bellissima indicazione del significato che ha dato alla sua esistenza. Le sue braccia aperte nella culla e sulla croce dicono del desiderio del Signore di realizzare tra gli uomini e le donne quel cammino di fraternità e sororità vissuto nella Trinità e continuato sulla terra con i suoi discepoli e discepole.

E’ buono il Natale per noi quando collaboriamo nella realizzazione per un mondo più giusto. Sin dai primi vagiti Gesù ha provocato l’ira del mondo ingiusto e corrotto, l’ira di Erode. Durante il periodo della sua attività pubblica Gesù non ha mai smesso di denunciare le ingiustizie dei potenti di turno, sia del potere politico che di quello religioso. Anche noi, per essere in sintonia con Lui, con colui che viene, dobbiamo apprendere a porre nella nostra vita gesti di giustizia, pronti a pagare anche le conseguenze di questi gesti controcorrente.

E’ buono il Natale per tutti coloro che nel mondo pongono ponti di pace. Ce lo ricorda san Paolo nella lettera agli Efesini. Gesù ha fatto dei popoli in conflitto un solo popolo non schiacciando l’odio con la forza, ma attirandolo sulla sua carne nella croce. Essere nel mondo come agnelli in mezzo ai lupi: è questa la missione dei cristiani nel mondo.


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